Cosa è la Brescia – Napoli ve lo avevamo spiegato un poco alla volta durante il contest online sul gruppo facebook Donneinsella, e prima ancora avevamo provato a raccontarvelo nel diario di bordo della 2^ edizione  del 2017.

Dalle selezioni finali svoltesi presso il Circuito di Franciacorta il 29 luglio erano emerse le fortunate ragazze selezionate a vivere questa classica avventura in moto d’ epoca in un viaggio lungo l’ Italia.

Un’ esperienza talmente unica, intesa e particolare che, non solo Licia, Barbara e Sabrina, ma anche le bravissime ragazze dello staff Donneinsella, il mitico team “Minions” Silvia&Silvia, una volta rientrate da questo viaggio hanno avuto necessità di alcuni giorni per lasciar sedimentare le emozioni accumulate e riordinare i pensieri.

Ognuna di loro si è messa in gioco ed ha affrontato la Brescia-Napoli con abnegazione, curiosità ed idee che, durante le varie giornate, a volte sono anche state rimesse in discussione.

Abbiamo deciso di far parlare le loro voci, lasciando spazio ad ognuna di far emergere ciò che ha provato durante questa manifestazione in mezzi d’epoca attraverso il proprio racconto, la Voce dell’ avventura.

Ecco a voi i primi due racconti

“Sì, viaggiare

Evitando le buche più dure

Senza per questo cadere nelle tue paure

Gentilmente senza fumo con amore”

 

Brescia-Napoli 2018. Una competizione, certo, ma dal sapore tutt’altro che scontato.

Quattro tappe, quattro giornate lungo la nostra bellissima Italia, da Nord a Sud.

Sorrido, quando parto la mattina col sole negli occhi, sapendo di dover evitare le buche più dure perché le signorine a motore un po’ attempate che ci portano in viaggio hanno una delicatezza e sensibilità d’altri tempi.

Sorrido, quando alla prima pedalata il mio piccolo, fedele destriero con la criniera ingrigita dal tempo parte rombando, mentre aspetto i compagni di squadra seduta soddisfatta e compiaciuta in sella.

Sorrido, scoprendo che la velocità forzatamente contenuta mi porta ad una nuova interpretazione di viaggio, dove il panorama la fa da padrone, dove ogni chilometro percorso è un piccolo, grande successo.

 

“Quel gran genio del mio amico

Lui saprebbe cosa fare

Lui saprebbe come aggiustare

Con un cacciavite in mano fa miracoli

Ti regolerebbe il minimo

Alzandolo un po’”

 

Sorrido, perché la moto d’epoca è sensibile: “regoliamo il minimo adesso che è calda”, come dice l’esperto del gruppo mentre gli porgo il cacciavite che tengo sempre in tasca.

Sorrido, mentre per strada affianco la mia compagna su Lambretta per una battuta, per l’ennesimo scorcio mozzafiato da fotografare con gli occhi, per un’insegna curiosa su un palo mentre la strada si srotola sotto le ruote e il mondo assume un altro significato.

Sorrido, quando incontriamo quelli che sarebbero i nostri avversari, felici di vedere che sono in strada, dobbiamo batterli, certo, ma per fortuna sono passati.

 

“E non picchieresti in testa

Così forte no

E potresti ripartire”

 

Sorrido, quando mi accorgo che qualcuno rimasto in panne è già con gli amici dei furgoni dell’assistenza che prestano soccorso sul posto e mi rallegro dei loro sorrisi, dell’umore sempre alto e dell’ironia che non manca mai.

Sorrido, quando grazie ad un caposquadra affilato come una lama arriviamo in tempo ai punti di controllo e alle destinazioni finali, consapevoli che abbiamo guadagnato punti, che possiamo vincere, che possiamo riposarci e tirare un sospiro di sollievo, la giornata è andata, siamo a destinazione.

Sorrido, quando vedo che tutti finalmente arrivano, chi senza moto, chi con ritardo, ma ci sono.

Sorrido, nel momento della cena, del necessario riposo, momento nel quale non esistono squadre ma solo amici che stanno condividendo un’esperienza così particolare che invece sembra così normale, come non avessimo mai fatto altro.

Sorrido, mentre stanca e sfinita auguro la buonanotte, a chi va a dormire, a chi riparerà le moto che ne hanno bisogno e attendo, impaziente, il nuovo giorno che mi aspetta; senza paure perché ci sono tanti amici con me.

 

“Dolcemente viaggiare

Rallentando per poi accelerare

Con un ritmo fluente di vita nel cuore”

 

Questo è stata per me la Brescia-Napoli. Un ritmo fluente di vita nel cuore.

 

(Grazie a Donneinsella per la splendida opportunità, agli organizzatori per l’avventura, ai miei compagni di squadra e a tutti i compagni di viaggio per questi quattro giorni indimenticabili.)

 

–Sabrina–

Guidare la Ducati 98 è stato emozionante.

Non ho guidato la Ducati 98, l’ho accompagnata in quel giro.

Facendo attenzione a non inclinarla troppo a sinistra da ferma perché si spegne, accompagnando l’innesto della marcia oltre al rilascio della frizione perché altrimenti esce, tenendola al riparo dal traffico vista la bassa velocità che può sostenere, a carburala in marcia perchè si ingolfa facilmente, ad arrivare in folle alle soste altrimenti non entra la prima.

Ha il cambio a destra, rovesciato, prima in su II e III in giù. Ha il freno a destra. Non ha le frecce e nel traffico, gestire gas, scalate, minimo, segnalando i cambi di direzione è complicato.
La velocità di marcia attorno ai 50 km/h.

Sono abituata a chiamare la mia moto “moto” ( motore, son romagnola), nessuna ha mai avuto un nome proprio, e la definisco un ferro o una putrella piegata…dipende dalla moto che ho!
Ora ho una moto a cui non devo neppure accendere le luci quando fa buio, fa da sola.

Questa moto è simile ad una burbera e distinta anziana signora ed io non l’ho guidata, l’ho accompagnata a fare un giro come un’autista munita di una massiccia dose di pazienza,e ho creato con lei un legame così unico che le ho dato un nome: DAISY.

La Brescia/Napoli è una gara a squadre, ma capisco fin da subito che sarà un’avventura e la vittoria sarà arrivare a Napoli.
Le giornate sono trascorse fra immancabili rotture e improbabili riparazioni ai mezzi, le emozioni si sono susseguite ad un ritmo incalzante e io ero lì!

Fra risa, fatica, adrenalina, condivisione, sostegno, cura, tenacia, solidarietà.
Non siamo arrivati a Napoli in moto, fermati nonostante tutto il nostro impegno da un diluvio quasi proibitivo per moto moderne, figurarsi per mezzi d’epoca, ma per me è stata comunque una vittoria arrivare fin lì.
E’ stata un’avventura…. Una bellissima avventura!

Grazie per l’opportunità avuta, è stato #solocosebelle

–Licia–