BORGHI in MOTO ’21

BORGHI IM MOTO 2021

DIANA BISIO

Ho 45 anni e vivo a Chiavari, in Liguria.

Da sempre amante delle due ruote, ma credevo di non potermi permettere questa passione. Con la scusa dei figli, delle spese e della difficolta’ nel conseguire la patente, ho sempre rinviato questa decisione.
Come molte di noi ho ripreso in mano la mia vita a 43 anni e, come primo passo verso la felicita’, mi sono iscritta a scuola guida, prendendo la patente in un mese.
Sono partita con l’idea che il mio unico amore fosse l’asfalto: macinando chilometri con la mia Yamaha SZR660 special fatta con le mie mani.
Invece recentemente ho provato, quasi per gioco, il fuoristrada e ho scoperto quanto fosse divertente. In due mesi ho trovato la moto giusta, una Honda CRF250X , ho acquistato tutta l’attrezzatura e ho iniziato a prendere lezioni.
Negli anni, con un po’ di maturita’ e consapevolezza ho capito che viviamo per essere felici e la nostra felicita’ si espande, come un’onda a chi amiamo. La mia passa anche per la moto.

ALESSIA GIORGINO

Ciao, sono Alessia, 42 anni da Casarano LE.
La prima moto su cui ho guidato è stata una Aprilia Classic 50; avevo solo 13 anni.
Oggi guido una Guzzi V7 Classic Cafè del 2009, che mi regala tante emozioni.
Negli ultimi dieci anni, ho viaggiato sia in Europa che negli States, su una Harley D, una Bmw e anche un sidecar Ural, accompagnata dalle mie bikers a 4 zampe Harley e Bianca.
Insomma sono riuscita ad unire le mie passioni: viaggi, due ruote e 4 zampe!

BOBBIO E ZAVARATTELLO

15 Marzo 2021: inizia il Trofeo Borghi in Moto.

Lo stesso giorno mezza Italia diventa rossa e la Liguria arancione.
Siamo tutti chiusi in casa o nei limiti del comune di residenza….
E quindi si passa al piano B in attesa di poter girare di nuovo: i Fanta Borghi!
Per il mio primo Fanta Giro ho scelto due borghi relativamente vicini: Bobbio e Zavattarello.
https://borghipiubelliditalia.it/borgo/bobbio/
https://borghipiubelliditalia.it/borgo/zavattarello/
Per raggiungere Bobbio da Chiavari (GE), dove vivo, devo attraversare alcune Valli tra cui la Val Graveglia, la Val d’Aveto (la nostra montagna!) e la bellissima Val Trebbia. Ed e’ proprio sul fiume Trebbia che sorge Bobbio.

Ai suoi piedi si trova il famoso Ponte Gobbo che compare in ogni foto ed è il simbolo del paese.

Bobbio e’ un borgo bellissimo di origine medievale e sovrastato dall’abbazia di San Colombano. Altri luoghi da visitare sono il Castello Malaspina e il Palazzo Trecentesco.
Questa e’ una zona di salumi, funghi porcini e tartufi quindi vale la pena programmare la visita nella stagione adatta.

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Proseguendo verso Nord occorrono altri 30 Km per raggiungere Zavattarello. Le strade sono un bel misto stretto che non permette di andare molto veloce ma assicura divertimento.
Zavattarello si trova nell’Oltrepò Pavese in Lombardia. Il borgo è bellissimo e nel punto più alto si trova il Castello dal Verme. Sembra che il castello sia abitato da un fantasma….
Anzhe Zavattarello e’ rinomata zona di funghi, salumi e tartufi.
Per tornare a casa decido di passare da Varzi, e riprendere la SS45 per rientrare in pieno nella Val Trebbia. La Val Trebbia corre da Genova a Piacenza seguendo il corso dell’omonimo fiume che nascendo in provincia di Genova, porta la sua acqua all’Adriatico. La 45 è ben nota ai motociclisti perché è una bella strada veloce, a curve, che in molti tratti attraversa paesaggi da favola, soprattutto da Bobbio a Torriglia.
Si narra che Ernest Hemingway abbia definito la Val Trebbia “la valle più bella del mondo”.
Di certo lo pensano i motociclisti di mezza Italia perche’ e’ una delle mete domenicali preferite dai centauri.
Lo dimostra anche un noto albergo pizzeria che ha scelto una Yamaha TT (vera!!!) come insegna.
La SS45 ci porta diretti in Val Fontanabuona e poi a Chiavari.
Non vedo l’ora di riprendere in mano questi appunti di viaggio per fare un giro vero e proprio!
Grazie di aver sognato con me

BOSA

Sognare per sognare ho deciso di farlo in grande.Il borgo che ho scelto oggi per il nostro fantagiro tra i BORGHI PIU’ BELLI DI ITALIA e’ in Sardegna e si tratta di Bosa.
Sono stata a Bosa due volte ma sempre con la macchina. Il mio sogno e’ di girare la Sardegna con la moto partendo dalla mia Liguria con il traghetto.
Approdando a Porto Torres prenderei la strada piu’ panoramica che attraversa Alghero (in compagnia di uno straniero?) e prosegue mostrando una vista mozzafiato sul mare. Se si e’ fortunati si vedono anche delle mucchine agili e saltellanti che brucano sulle rocce.
Come dicono i sardi, per questo motivo il formaggio prodotto con il loro latte e’ naturalmente salato. Non so se sia vero ma sono molto simpatiche.
Bosa e’ un borgo molto caratteristico che merita davvero di essere visitato. La vista sul centro storico e’ unica con tutte le sue casette coloratissime tipiche dei paesi dei pescatori, come in Liguria.
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Ha ovviamente una spiaggia lunghissima di sabbia fine ed e’ dotata della tipica torre saracena che troviamo in quasi tutta italia.
A Bosa si mangia bene, come in tutta la Sardegna. Il piatto tipico e’ la s’azzada ovvero la zuppa di aragosta pescata nelle acque antistanti.
Devo segnalare anche la fregola con l’aragosta che e’ davvero notevole e il controversissimo casu marzu.
Ma davvero c’e’ l’imbarazzo della scelta.
Mi e’ venuta voglia di ritornarci… e di fregola con l’aragosta!!!Al prossimo Fantaborgo!!! #inviatedonneinsella #borghiinmoto #donneinsellaexperience #fantaborghi #borghipiubelliditalia #borghiinmoto #bosa #sardegna — con Miriam Orlandi e Alessia Giorgino.

MONEGLIA

Ciao ragazze!
Finalmente il meteo ha dato una piccola tregua e questo pomeriggio sono riuscita a fare un giro fino al BORGO PIÙ BELLO DI ITALIA più vicino a me: Moneglia.
Moneglia è un paesino molto carino e caratteristico. Ha una bella spiaggia e il classico centro storico dei paesini di pescatori liguri. La particolarita’ di Moneglia e’ che per raggiungerla o si percorre la onnipresente SS1, l’Aurelia, o si fa la strada delle gallerie che parte dal piccolo borgo di Riva Trigoso. Si tratta di gallerie del treno in disuso lunghe circa 7 Km. Immaginate 7 Km di gallerie strette e ovali praticamente al buio (solo una fila di lucine bianche sul lato monte segna la strada).  Sono regolate da un semaforo a tempo.
Quando ero ragazzina, in sella alla mia adorata Honda XL125 la facevo spesso. Le luci non c’erano allora e anche il fondo era meno liscio.
Bene, mi sono pentita di aver fatto le gallerie a meta’ del percorso piu’ o meno….
Quando si arriva finalmente a Moneglia ci si rende conto di essere sul vecchio ponte ferroviario, anche se abbastanza basso.
La giornata non era delle migliori, avrei voluto farvela vedere con il sole, ma il mare era veramente bello cosi agitato. Scendendo in paese la primissima impressione e’ stata il profumo intenso di fiori probabilmente gelsomini e pitosfori di cui la Liguria e’ piena.
Dopo un breve giretto ho deciso di tornare usando l’altra alternativa che porta sull’Aurelia nei pressi del Passo del Bracco, punto amatissimo dai motociclisti locali. Siamo 600 m sul ivello del mare.
La strada e’ molto movimentata con curve larghe e strette e qualche rettilineo. E’ stato molto piacevole rifarla dopo qualche mese perche’ mi sono resa conto di aver migliorato tantissimo la mia tecnica con le lezioni di enduro.
Il ‘bracco’ (qui chiamiamo cosi tutta la strada anche se e’ inesatto) porta a Sestri Levante e da li continuando sull’Aurelia torno a casa a Chiavari.
Come si usa dire : pochi (km) ma buoni!
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Ha ovviamente una spiaggia lunghissima di sabbia fine ed e’ dotata della tipica torre saracena che troviamo in quasi tutta italia.
A Bosa si mangia bene, come in tutta la Sardegna. Il piatto tipico e’ la s’azzada ovvero la zuppa di aragosta pescata nelle acque antistanti.
Devo segnalare anche la fregola con l’aragosta che e’ davvero notevole e il controversissimo casu marzu.
Ma davvero c’e’ l’imbarazzo della scelta.
Mi e’ venuta voglia di ritornarci… e di fregola con l’aragosta!!!Al prossimo Fantaborgo!!! #inviatedonneinsella #borghiinmoto #donneinsellaexperience #fantaborghi #borghipiubelliditalia #borghiinmoto #bosa #sardegna — con Miriam Orlandi e Alessia Giorgino.

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Otranto

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Pietrapertosa

Partiamo da Pietrapertosa. È stato il mio secondo borgo in Basilicata. Immersa nelle Dolomiti Lucane, appare dopo una serie di tornanti, tutti da godere in moto. Alle pendici del Castello, l’Arabatana, il quartiere saraceno. La bellezza di questi luoghi? Il silenzio, l’aria fresca che riempie i polmoni e un ordine intorno, che ti fa venire voglia di sederti ad ascoltare la montagna che parla. E alla fine, prima di ripartire, un antipasto locale al Ristorante Il Frantoio! #trofeoborghiinmoto #donneinsellaexperience #borghiinmoto

Pietrapertosa è un comune italiano di 965 abitanti in provincia di Potenza. Posto all’altitudine media di 1088 m s.l.m., è il comune più alto della Basilicata. Il suo territorio comunale, insieme ai territori dei paesi limitrofi, forma il parco regionale di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane.

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Cisternino e Locorotondo

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