PERCORSO
5 Stati
“La tua vita inizia dove finisce la tua zona di comfort.” cit. Neal Donald Walsch.
“Questa frase, diventato ormai il mio mantra, è la spinta per ogni mia “mission”, per ognuna di quelle esperienze speciali colme di fatica, gioia, paura, adrenalina, fortissime emozioni e tanta vita di cui amo cibarmi. Quelle esperienze che ti fanno stare sveglio 20 ore su 24 dimenticando tutto il resto, in cui puzzi e sei felice, sei stanco e sei appagato, cadi e ti rialzi. In quei giorni, che sembrano fatti di 72 ore, non esiste altro. Ne esci strapazzato, ma anche rinvigorito, più sicuro, con quella luce in più negli occhi e quella consapevolezza che spesso ti abbandona nella vita di tutti i giorni.
Cerco di mettere in pratica quello che ripeto continuamente alle allieve della nostre scuola moto:”Non importa quale sia il tuo livello di partenza, qualunque esso sia, fai un passo fuori dal tuo orticello!” Ed è quando “l’orticello” si allarga che la sfida si fa sempre più interessante!
PARTENZA
ARRIVO
You never know what’s going to happen next. That’s adventure. The B2B is a huge community event across two continents over two weeks.
Andrew G. Szabo:
Non ci siamo mai avventurati così profondamente nel cuore dell’Africa occidentale: il percorso sarà spettacolare e difficile allo stesso tempo. Una corsa come sempre piena di colpi di scena, tante curve e avventure inaspettate. Per le squadre in categoria racing e 4×4 il tracciato sarà sorprendente e molto molto impegnativo. Per gli iscritti in moto ci saranno paesaggi naturali mozzafiato e un itinerario tutt’altro che semplice ma che darà grandi soddisfazioni.
Competizione amatoriale che unisce avventura estrema a missione uanitaria, giunge alla sua tredicesima edizione. Un viaggio senza fine, più di 8000 Km da percorrere con partenza da Budapest e arrivo in Africa, più esattamente a Freetown in Sierra Leone. Un tracciato che si preannuncia come il più lungo e impegnativo nella storia della Budapest-Bamako, il raduno amatoriale più grande del mondo così poco noto in Italia che ritorna, dopo varie edizioni, in Africa occidentale.
La prima parte è una long marathon degna de “La corsa più pazza del mondo”. Tutti i partecipanti che presenzieranno alla partenza avranno infatti pochissimo tempo per raggiungere la costa spagnola da dove partono la maggior parte dei traghetti diretti a Tangeri in Marocco.
I partecipanti dall’ Italia (solo Laura) e da altri stati molto più vicini alla costa spagnola, sono autorizzati a dirigersi direttamente verso gli imbarchi per raggiungere la partenza ufficiale del charity challenge a Marrakech il 4 Febbraio. “Mi piacerebbe moltissimo andare alla parata di presentazione a Budapest, quest’anno non sarà possibile ma l’anno prossimo non mancherò!” dice Laura.
L’appuntamento per tutti è quindi a Marrakech il 3 Febbraio per i controlli tecnici prepartenza e non importa come ci si arriva, basta esserci!
Un aspetto fondamentale di questo challenge è la beneficienza. Progetti concreti a cui contribuiamo tutti con la nostra iscrizione.
Quest’anno le tematiche sono Acqua pulita e piantagione di alberi da frutto e olio medicinale in Sierra Leone.
“Vogliamo piantare 2.000 alberi che non solo miglioreranno la qualità dell’aria e forniranno ombra, ma genereranno lavoro per gli abitanti del villaggio per molti anni. Il nostro progetto mira a distribuire e piantare Neem e altri alberi da frutto lungo il percorso Freetown delle Bumbuna Falls. E agli abitanti del villaggio verrà insegnato come prendersi cura di questi alberi “, ha concluso il capo dell’organizzazione.
Scopri di più sui Progetti Charity della Budapest- Bamako.
Ma non è finita, ciascuno può attivare la propria raccolta fondi, oppure, come faranno molti dei partecipanti, regalare le proprie auto alla fine della gara.
“Ero da poco rientrata dalla Gibraltar Race a Luglio quando decidiamo tra alcuni partecipanti di ritrovarci in Svezia a casa di Carl, vicino alla bellissima città di Stoccolma per un weekend in moto.”
E continua:”Seduti sulla veranda di rientro dal motogiro, davanti ad una bottiglia di rosso, Carl mi dice: mi sono appena iscritto per il secondo anno ad un Challenge davvero unico. “Ah sì? E di cosa si tratta?” Fatale fu la domanda.
“Un rapido check al sito della Budapest -Bamako e, neanche dirlo, impazzisco e decido subito di partecipare. Ma come sempre poi tra i mille impegni mi ritrovai a Ottobre ancora con questo sogno nel cassetto e poco di organizzato. Allora mi iscrivo, pago la quota di iscrizione come a dire – ormai sei a bordo e da adesso ti muovi!
Ma se mi cercate non troverete Donneinsella o Cola o LaColaz, sono il numero 311 ed assieme a Carl n.304 siamo il team Applebanger- Horowitz. Va bene che lui è svedese..ma che cavolo di nome è???
Carl, all’arrivo di una tappa durante la scorsa edizione.
Un’altra peculiarità che decisamente non aiuta i partecipanti su due ruote è il fatto che si debba essere autosufficienti.
Non c’è assistenza. Di nessun genere.
Ciò significa che dobbiamo portare con noi tenda, sacco a pelo, viveri, acuqa, benzina e tutti i pezzi di ricambio, oltre a pneumatici e quant’altro. Per ricaricare telefono, telecamere navigatori , le sole uscite USB attaccate alla batteria della moto. Questo per lo meno nei giorni di bivacco nel deserto.. Che dire, noi in moto avremo sicuramente una sfida in più da superare. Ad ogni modo va bene tutto, solo non fatemi cucinare una volta arrivati al campo!
Honda CRF 250 Rally
Honda CRF 250 Rally
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