Come scegliere la prima moto (cit. non fate come me!)

Per molte donne la moto è un sogno che nasce in tempi successivi rispetto ai coetanei maschi. Anzi, spesso le ragazze si avvicinano a questo mondo dopo essere state “iniziate” come passeggere da un uomo. Non è difficile dunque che nella scelta della loro prima moto siano attratte da modelli o marchi che già hanno conosciuto per questo motivo. Secondo tale logica io nasco custom. E il mio imprinting è stato tale che le altre moto mi sembravano tutte uguali. Ma visto che sono anche una persona insicura, il passo successivo dopo aver scelto la tipologia di moto…quale poteva essere secondo voi?
Ovvio! Chiedere consiglio agli amici!

E qui, care le mie neofite bikerine, si apre uno dei gironi dell’inferno di cui Dante non ha parlato ma solo perché ai suoi tempi non esistevano le moto!
Parlando di custom la scelta più ovvia è stata quella di rivolgersi al mondo Harley. Gli amici Harleysti si sono spaccati a metà: per alcuni iniziare con una 883 è una ottima idea, per altri, calcolando la mia altezza e il mio peso (sul quale ho mentito spudoratamente), non sarei riuscita a spostarla agilmente. Quindi c’era chi consigliava una moto nuova “ così almeno hai l’ABS”, e chi una usata, “così se ti cade hai speso meno”…Dopo giorni di lettura di cataloghi e conti con il portafogli (si devo fare anche quelli!), uno degli amici mi invita a considerare modelli custom di altre marche.
Se decidete di farlo, non raccontatelo mai ai vostri amici Harleysti. Perché è come bestemmiare. Convertirsi ad altra religione. E chissenefrega se le prove su due ruote parlano bene anche di altre marche. Il resto non esiste!

Intanto io, un po’ frastornata, inizio a girare i concessionari. E scopro che di tipi di moto ne esistono tanti. Provo un enduro e mi diverto a manetta. Conosco un tipo con un BMW che mi regala subito il suo manuale di guida sicura, che divoro. Mi faccio l’idea che questi dei BMW siano tipi molto affidabili, molto di sostanza. Tanti km, pochi fronzoli. Però io, che di moto non capisco nulla, vengo profondamente urtata nel mio senso estetico dai bauli quadrati in alluminio. Praticissimi, non lo nego. Ma non ce la faccio a riconoscermi nella categoria. Io di squadrato non ho nemmeno i muri di casa…

Ci vuole qualcosa di creativo, di Italiano, La Ducati!
La Ducati, come tutte le opere d’arte, o la ami o la odi. Se la ami ti compri anche le mutande firmate oltre al casco e alla tuta. Perché sono bellissime. Qualcuno dice che hanno “solo” poco sterzo, perché tanto basta “piegare”. Ma io fino a ieri ho piegato solo camicie…
Però intanto, nella mia ricerca della prima moto ho scoperto che di modelli ne esistono tanti, e per ognuno esiste uno stile di guida diverso. Ho imparato termini come sportiva, naked, enduro…

Ma a questo punto comprare una moto per me sta diventando un problema di identità: che tipo di motociclista sono io? È qui che mi viene in aiuto Fausto Ricci, istruttore di Donneinsella, con una delle sue perle di saggezza:

“Quando un bambino inizia a camminare, non corre. Impara l’equilibrio, impara a camminare e poi a correre. Tu sei come quel bambino”.

Esatto.

Fausto Ricci corsi moto donneinsella

Ecco che cambia la prospettiva. Non mi serve una moto “figa” perché sono tutte belle, basta che trovi la tua! Non mi serve una moto che piaccia agli altri. Non mi serve la moto dei sogni perché LA MOTO è già il mio sogno… Mi serve una “Motina” per iniziare il viaggio! Ecco, era facile, no?
Detto, fatto.

Adesso giro con la Motina ma non vi dico cosa ho scelto per non influenzarvi!!!