Le Donne Motocicliste

C’è la cinquantenne che fa il passeggero sul sellino dietro al marito da una vita e che per anni ha covato in segreto l’idea di mettersi al volante, aspettando in sordina che arrivasse l’occasione giusta. Come solo le donne sanno aspettare… C’è la ventenne che ha a casa il monster depotenziato, regalo del papà… C’è la quarantenne il cui marito ha messo in chiaro che lei non guiderà mai la loro BMW, ma che importa. Lui non sa che lei sogna la Harley! E ciò che una donna sogna… C’è quella che arriva con il marito che fa da accompagnatore e che pensa di essere un ottimo pilota. E dopo un po’ lui vorrebbe prenotare un corso di guida su strada; C’è quella che lotta contro un tumore e sulla moto si scopre vibrante di vita e di coraggio… c’è quella che ha in tasca un biglietto di sola andata per l’Australia, ma una volta là vuole prendere la moto per completare il suo sogno di libertà. Le storie delle donne motocicliste non sono mai per caso. Sono sempre storie di donne e dei loro uomini. Presenti o assenti. Padri, mariti o amanti. Sono storie di donne e dei loro istruttori. Uomini. Piloti. Centauri. Gli istruttori di Adria sono piloti che hanno respirato il sole della pista, la polvere dei chilometri, le cadute, e il dolore. Le moto le amano come amano le donne. Perché nessuno pende dalle tue labbra come una donna che vuole imparare. Le donne si mettono lì a muso duro pur di farcela, con estrema umiltà. Nessuno ha fatto loro sconti e se sono ad Adria se lo sono guadagnato. E gli istruttori ti danno tutto. La loro passione, la loro esperienza. Sono instancabili a correggerti. Matti a crederci. Ti fanno osare quello che non oseresti. E quando gli esercizi ti vengono, i loro occhi brillano fieri. Sono quei padri, mariti, fratelli, amanti che ognuna di noi merita.