Siamo andate a provare la gamma moto di Zero Motorcycles durante il weekend dell’ EcoDolomites 2018, appuntamento annuale giunto alla sua nona edizione che testa e mostra lungo le strade doloMitiche i tanti veicoli elettrici presenti.

Non una semplice passerella, ma un progetto a lungo termine per far crescere la mobilità eco-sostenibile, con una piccola dose di competitività garantita da una sfida, dove “vince” il veicolo che utilizza la minor quantità di energia possibile per percorrere i circa 100 km nei 3000 mt. di dislivello previsti il sabato.

Quando si pensa ad un veicolo elettrico è facile scadere subito nei preconcetti comuni: poca autonomia, basse velocità, alti costi di acquisto non giustificati, batterie da cambiare frequentemente.

La nostra guida durante i due giorni di test, Josef Morat, Regional Manager Southern Europe/Middle East/Africa , ci ha messo a disposizione una moto più appassionante dell’ altra.

L’ approccio ci ha inizialmente sconcertate ed un po’ preoccupate: “Evitate aperture aggressive con la manopola di erogazione, il motore Z-force della Zero DSR e della SR eroga 146 Nm di coppia, la stessa prestazione che potete raggiungere con una Ducati Panigale”.  Ci raccontano che fior fior di motociclisti, abituati ad una potenza che nella moto tradizionale si esprime progressivamente all’ aumentare dei giri motore, ma che qua è disponibile istantaneamente, si sono trovati la moto “per cappello”. Ok, abbiamo capito che qui, dismessi i panni di coloro che insegnano alle ragazze ad andare in moto in modo sicuro, saremmo dovute tornare ad essere delle alunne per evitare di fare sciocchezze. 

Ci avviciniamo alle moto assegnate e le studiamo: esteticamente sono molto accattivanti sia nel modello naked street che in quello powerful versality. Ci giriamo un po’ intorno, le osserviamo per bene, quindi saliamo in sella ed accendiamo il quadro. A guardarle da spente non riusciamo a capire le parole di Josef: non sembrano minimamente potenti, paiono innocue motociclette molto carine ma che ci faranno anche annoiare un poco.

Niente di più sbagliato, bastano i primi 10 metri e capiamo che questo sarà un weekend di puro divertimento.

Mancano, ovviamente, la leva della frizione e la pedalina del cambio. Un po’ strano comandare la moto solo con mano e piede destri, ma a pensarci bene un possibile vantaggio per coloro che hanno problematiche di mobilità, visto soprattutto che Zero permette un’ ampia customizzazione dei propri comandi, giungendo persino a soddisfare richieste dei clienti molto personalizzate. 

La potenza espressa dalle batterie agli ioni di litio è di 69 cv (52 kW) a 3.850 giri/min, ma appena si aziona l’ acceleratore vi garantiamo che sembrano molti di più, perchè la coppia (100% alla partenza da ferme) dà una spinta immediata alla moto che vi farà sentire sulle montagne russe. Sono moto dove ad ogni millimetro di corsa della manopola del gas varia l’erogazione, ed il vostro polso è l’unico controllo di trazione del mezzo.

Niente panico per chi ama correre: la potenza è tenuta a bada da un impianto frenante dotato di ABS Bosch. Non forse uno dei più aggressivi, ma adeguato all’utilizzo di questi mezzi.

Scordatevi lo scooter, qua si parla di tutto un nuovo mondo di concepire la motocicletta.

Passo delle Erbe, Costalunga, Pordoi e Sella sono stati il banco di prova di queste due ruote. Abbiamo avuto a disposizione diverse situazioni in cui testarle, sia con la pioggia che con il sole: curve, tornanti, discese, macchie di umido, brecciolino. Le moto si sono sempre comportate egregiamente, facendoci divertire e permettendoci anche di gustare il paesaggio dolomitico che abbiamo attraversato: stupisce ogni volta che si risale in sella il silenzio di questi mezzi, dove ciò che si ode è solo un lieve sibilo proveniente dal propulsore. Sono stati tanti i motociclisti (e non solo) incontrati che si voltavano vedendoci passare e non sentendoci. 
 
Ci ha stupite anche l’ autonomia delle batterie:  la versione S e la SR nel ciclo misto prevedono una percorrenza tra i 190 ed i 240 km, la DS e la DSR tra i 170 ed i 215. kilometraggio che può essere aumentato con la scelta, in fase di acquisto, di installare una Power Tank aggiuntiva.
La ricarica non prevede l’uso di alcun equipaggiamento o installazione supplementare, e può essere fatta sia nelle colonnine green che troviamo sempre più frequentemente nei nostri paesi, sia collegandosi alle prese domestiche. L’ indicazione è di non arrivare mai a portare allo 0% la batteria, ma potete tener tutto tranquillamente sotto controllo grazie al cruscotto semplice ed immediato, che vi indica sia visivamente che numericamente la carica residua, oltre alla temperatura delle batterie, ai chilometri preventivati residui ed ad alcuni altri dati 

Con quello che nelle moto tradizionali è il pulsante di accensione, qui si regola il settaggio delle impostazioni, passando da eco (modalità soft dove il rapporto potenza-consumo elettrico è equilibrato) a sport, passando per custom dove, usando l’ app installabile su apple e android, potete settare tutta una serie di parametri. Indovinate un po’? Noi, una volta presa la mano sulla moto, ci siamo fatte i passi divertendoci da matte in sport!!

A fine weekend abbiamo stilato una lista di pro e contro del motoviaggiare elettrico.

PRO

  • la riduzione in maniera sensibile della manutenzione ordinaria rispetto ad una moto tradizionale
  • le batterie agli ioni di litio sono garantite per 5 anni e non prevedono controlli
  • la moto è silenziosa
  • il peso è ridotto al minimo indispensabile ed il baricentro basso agevola le manovre
  • ideali per chi desidera una guida molto rilassata senza doversi continuamente concentrare su cambi marcia

CONTRO

  • le moto così silenziose a volte non sono assolutamente percepite dagli altri utenti della strada, compresi i pedoni, e quindi abbiamo capito che un colpetto di clacson (bello udibile peraltro) è buona cosa per dar segno della nostra presenza in fase di sorpasso o in mezzo al traffico
  • l’ evoluzione delle batterie è in continua crescita, quindi ad oggi, pur garantendo un kilometraggio interessante, non sono ancora mezzi ideali per i lunghi viaggi soprattutto a causa della mancanza di diffusione delle colonnine di ricarica
  • i prezzi ne fanno ancora un prodotto di nicchia, anche se degli studi han dimostrato che, sul lungo periodo, rispetto ai costi che si sostengono per un mezzo tradizionale tra acquisto e manutenzione, si può con l’ elettrico arrivare a risparmiare