Si comincia a lavorare mesi prima, si cerca di curare ogni dettaglio, si passano ore discutendo di tappe, idee, progetti, itinerari.
Ogni volta, quando sembra di essere quasi a buon punto, appare l’ inghippo che rimescola le carte in gioco. Ma la macchina organizzativa, fatta da tante persone che credono nel progetto,non si abbatte e di nuovo ci si ritrova, si parla, si investono ore e mezzi, si cercano soluzioni.
Fino all’ ultimo, prima di cominciare la serata di presentazione, si sta col fiato sospeso, domandandosi se andrà tutto bene, se ci sarà gente interessata all’ evento, se il percorso piacerà ai partecipanti, se le moto daranno problemi, se il cibo sarà buono, se le persone si divertiranno e coglieranno lo spirito di questa manifestazione.
Se, se , se…
Ed in un baleno arrivano QUEI giorni, quelli della Brescia-Napoli.
Ti accorgi di come cambia la percezione del tempo già durante la serata di presentazione.
Un poco alla volta la gente comincia ad affluire in via Vantini a Brescia, attratta dalla parata di mezzi d’ epoca.
Complice anche la bella serata di fine settembre, le persone presenti aumentano minuto dopo minuto: ci sono i nostalgici, quelli del “io questa l’ avevo”, gli appassionati che sognano un giorno di possedere mezzi simili, gli amanti delle due ruote di qualsiasi età, i semplici curiosi capitati forse anche per caso o attratti dalla notizia letta sui giornali, sentita al tg o vista su facebook.
C’è chi scruta con attenzione ogni minimo dettaglio dei mezzi esposti, chi butta un’occhiata fuggente attratto forse più dal rinfresco che non dalle due ruote, chi fa capannello e si perde in confronti e discussioni con altri appassionati.
Tutti in attesa della sfilata che quest’anno ha inaugurato la Brescia-Napoli.
5 squadre in gioco, ognuna delle quali ha cercato di arricchire di punti il proprio salvadanaio già prima della partenza. Molte le possibilità per fare incetta di punti, dall’ avere donne in squadra, al partecipare con la moto più vecchia, passando per la moto meno potente o per il partecipante più anziano.
Ogni team, infatti, ha cercato di declinare il viaggio in moto d’epoca secondo il proprio gusto presentandosi in sfilata davanti a giudici e pubblico.
Dalle ragazze di Miss 39Vantini vestite in chiave anni ’50 al gruppo di Openjobmetis International che ha reinterpretato il mito dei Blues Brothers, alla Solista di Paul Picot a metà tra moderna e vintage ma sempre fashion motociclista. Senza scordare la squadra Givi Oldstyle che, scherzando ed un poco scaramanticamente, si erano già preparati a fare da meccanici per i loro mezzi, ed arrivando al team Timiopolis’s Girlz dove ogni concorrente è stato libero di leggere la manifestazione a modo suo, tra dive anni ’40, tube e chiodo.
Una serata intensa, divertente e partecipata, culminata con il carosello delle moto d’ epoca, accompagnate da un bel numero di mezzi moderni, attraverso il centro di Brescia, tra ammirazione e curiosità.
Tante emozioni che hanno caricato ogni concorrente, pronto la mattina seguente di buon’ora a mettersi in gioco con i propri compagni.
Si sa, la voglia di partire per un viaggio, il partecipare ad una manifestazione dove gli sponsor mettono in palio anche dei premi, la voglia di vedere e, perché no, arrivare anche prima degli altri, fa parte della natura umana.
E quindi ecco che ogni persona, venerdì mattina, scalpitava per salire in sella e “dare gas”.
Ma le care vecchie signore a due ruote pretendono rispetto oltre che ammirazione.
Da subito han fatto capire ad ogni concorrente che la Brescia-Napoli non è un semplice tour lungo l’ Italia, ma un’ esperienza dove si deve saper dosare le energie proprie e della moto che si guida, dove il tempo diventa un concetto elastico pur dovendo rispettare dei check point, dove il singolo non può arrivare ad ogni fine tappa se il gruppo non si supporta ed aiuta.
La Brescia-Napoli non è una corsa individuale, ma un’ esperienza dove vince la squadra. Un appuntamento fuori dal tempo dove moto d’ epoca percorrono le strade d’ Italia appassionando giovani e meno giovani, uomini e donne. Una sfida con sè stessi, in cui ogni partecipante non si scoraggia per eventuali inconvenienti e non si arrende: in ogni situazione sorride, affronta e risolve.
Detta così sembra facile, ma ogni concorrente in questa terza edizione ha sperimentato sulla propria pelle cosa vuol dire affrontare i problemi e provare a risolverli con l’ aiuto non solo dei propri compagni di squadra, ma anche degli altri team.
Ma soprattutto ogni persona ha capito che si sorride durante la Brescia-Napoli, e si ride. Tantissimo.
Vuoi perché la tua squadra è quella più sfortunata, vuoi perché ti han detto di fare benzina ed invece dovevi fare la miscela (chissà perché carburava male ed alla fine si fermava quella benedetta moto….), vuoi che hai la fortuna di dimenticarti della frenesia quotidiana e hai il lusso di vivere giornate al di fuori del tempo.
Poco importa se poi arrivi al check point intermedio in ritardo ed accumuli penalità o se ancora devi pranzare. Intanto hai vissuto e riempito gli occhi di paesaggi ed il cuore di emozioni.
E se la sera arrivi in piazza trainato da un compagno od in sella ad una moto non tua, o meglio ancora, dentro il vano di carico di un furgone (che la propria moto non si abbandona mai!!), fa nulla: intanto hai un’ esperienza da raccontare, qualcosa a cui brindare che è solo tuo e non tutti possono vivere.
La Brescia-Napoli è stata un inanellarsi di piccoli e grandi episodi lungo 4 intensi giorni. Le immagini della serata di presentazione, dei sorrisi delle ragazze, dei paesaggi, delle moto, possono solo mostrare una piccola parte di tutto ciò che è stato.
Come non pensare a Tarcisio, partecipante più anziano, che “donava” piccole di saggezza meccanica a chiunque fosse a portata di mano, o al sorriso di Chiara che, abbandonata per problemi meccanici insormontabili la sua Mival, si è nonostante tutto goduta parte del percorso come passeggera di Mara?
Torna subito alla mente Licia che ha deciso che il mood della sua Brescia-Napoli sarebbe stato #solocosebelle e si è goduta con grande positività ogni singolo istante, ma anche Sabrina che ad un certo punto ha dimostrato che anche le donne sanno parlare il “meccanicese” e si è adoperata sulla sua Ducati98.
Dal baule dei ricordi riemerge anche Mike, motociclista appassionato e gran compagno che è partito dall’ America per venire alla Brescia-Napoli, mettendosi in gioco con una moto mai guidata prima in vita sua, tra parole in italiano, spagnolo ed inglese e gli occhi pieni di gioia, come un bambino.
Laura, motociclista in solitaria in sella alla ribelle Aermacchi, che ha deciso di trascorrere ogni giornata con un team diverso per poter conoscere tutti e cogliere da ognuno un insegnamento.
Mario e Paolo, ideatori e promotori con la Old4You della manifestazione, che non si accontentano di far crescere questa classica in moto d’ epoca, ma ogni anno vogliono viversela fino in fondo come ogni partecipante.
Senza scordare Gino sempre pronto ad aiutare in caso di guasto. Tania che ha scoperto la gioia di guidare un mezzo diverso dalla sua Ducati moderna. Giovanni, che dopo aver fatto da anfitrione nella scorsa edizione a Napoli, quest’anno ha deciso di vivere in prima persona l’ esperienza ammaliato dai racconti di chi già l’ aveva vissuta.
E Barbara, Ivano, Cesare, Lorenza, Claudio. E tutto lo staff: Silvia & Silvia, Marina, Imerio, Giorgio, Marino.
Ci sarebbero fiumi di inchiostro da versare per narrare a chi non c’era i tanti episodi, il fiume di sguardi, sorrisi e momenti che si sono succeduti.
Viaggiando seguendo il ritmo delle moto d’epoca, ogni concorrente ha imparato a prendere le proprie misure calibrandosi su ciò che il proprio mezzo desiderava.
In quattro giorni l’ occhio si è fatto più attento, l’ orecchio più sensibile ad ogni variare del rombo del motore. Il piede non aggrediva più la leva del cambio ma la accarezzava, e la mano dosava il gas con sapienza.
Dall‘ ammirazione per questi mezzi che hanno fatto la storia del motociclismo, si è passati all’ amore. C’è chi ha dato un nome alla propria due ruote, chi la fotografava in ogni situazione, e chi, giunti alla fine, non voleva lasciarla andare.
Spello, Bertinoro, Nettuno e Napoli sono state perle da scoprire lungo questo meraviglioso percorso che hanno accolto la carovana della Brescia-Napoli a braccia aperte.
Il ritmo lento del viaggiare ha fatto riscoprire alle squadre il piacere dell’ andare in moto e del guardarsi attorno, cogliendo scorci ed immagini che si perdono nella frenesia quotidiana.
Foto e parole non basteranno mai a spiegare cos’è questa esperienza, quindi accettate un consiglio, anzi, due.
Sedetevi con chi l’ ha vissuta e fatevi inebriare dai suoi racconti, lasciatevi avvolgere dalle emozioni che vi trasmetterà e guardate quegli occhi che vi parlano.
Lì inizierete a cogliere il senso di questo viaggio unico al mondo.
E mentre la macchina organizzativa si sta già muovendo a ritmo incalzante per la prossima edizione, voi abbandonate ogni remora, spostate gli appuntamenti, organizzatevi l’ agenda e lasciate a casa orologi e telefoni.
Quindi decidete di lanciarvi in questa esperienza pronti a mettervi in gioco e vivetela.
Perchè la Brescia-napoli saprà scombussolare ogni idea che vi siete fatti delle moto d’ epoca e del viaggiare in sella a mezzi senza tempo. E tornerete a casa diversi da come siete partiti.
Daniela “Rinoa” Bresciani