Che la Brescia- Napoli sia un’ avventura unica e speciale si era già capito nella prima parte con i racconti di Licia e Sabrina.

Una gara fatta di emozioni, paesaggi, suoni e colori che si legano profondamente al ritmo lento dettato dai mezzi d’ epoca.

Ma tutto ciò non esaurisce ciò che è stato vissuto in questi giorni: risate, chiacchiere, condivisione, cibo ed impegno. Diamo così spazio, in questa seconda parte, alle voci di chi vuole raccontarci aneddoti di Gossip e di chi la Brescia-Napoli l’ ha vissuta da dietro, come parte dello.

 

 

GOssipinsella dalla Brescia-Napoli, manifestazione sportiva che sta prendendo piede in Italia tra gli amanti delle due ruote e il vintage.

 

 

 

 

 

Il giallo

Sembra scomparsa una delle concorrenti che si era distinta la prima serata, durante la parata nel centro di Brescia. La Diva anni ’60, così chiamata, era stata vista e fotografata più volte a bordo della sua vespa, ma in seguito nessuno l’ha più vista. I sospetti ricadono su un’altra partecipante, la bionda col casco bianco che indossava, guarda caso, gli stessi occhiali della Diva a scomparsa.

L’ amore

Anche alla Brescia-Napoli può scoppiare l’amore. Ebbene sì, i nostri paparazzi hanno colto sguardi languidi tra il super favorito, Tarcisio, e la nostra bella Laura. Circolano voci che la presenza di Laura fosse fortemente voluta dagli altri membri della squadra del Tarci, in quanto l’unica in grado di placare le ire del supercampione verso i poveri malcapitati compagni di squadra. Tutti unanimi nel coro 

Santo Subito

È accertato che la squadra Timiopoli’s Girls, rivelatasi poi la vincitrice della terza Brescia-Napoli, si sia recata a San Pietro a chiedere una grazia.

Gli scatti sembrano confermare l’ipotesi che Sabrina, in accordo con Barbara, abbia inviato al Santo Padre un SMS con la richiesta “Paolo Santo Subito“.

Paolo infatti, leader della Timiopoli’s Girls, oltre a guidare la squadra alla vittoria, ha soprattutto dovuto mantenere i nervi saldi tra le bizze da campione attempato di Tarcisio, le impennate di Barbara e le folli velocità raggiunte dalla moto di Sabrina, il cui motore era stato sapientemente truccato.

Alimentazione

Polemiche anche in relazione ai pasti serviti ai partecipanti della Brescia-Napoli. <<Troppo cibo e troppo buono, ci vogliono tutti ciccia e brufoli!>> si lamentano alcuni partecipanti; <> conferma un altro partecipante a telecamere spente; <>.

Insomma, diaboliche strategie studiate per boicottare talune squadre ed agevolarne altre.

Medicina

È ancora in fase di studio ma già alcuni specialisti la chiamano “sindrome da Brescia-Napoli”. Secondo gli scienziati colpisce il 5-10% della popolazione che partecipa a questa competizione.

I sintomi, che si manifestano nel primo periodo post-competizione, si evidenziano in fase di ripresa dell’uso della propria moto: c’è chi non va più oltre i 40 km all’ora, c’è chi mette un blocco al cambio per ridurre le marce a 3 o a 4, per non parlare dei più azzardati che si rivolgono al proprio meccanico di fiducia per invertire la pedalina del cambio con quella del freno!

In ogni caso è comunque accertato che tutti, ma proprio tutti coloro che hanno partecipato alla Brescia-Napoli, svoltano alzando il braccio per indicare la direzione di svolta! Ma sopratutto confermiamo il dato più importante: una volta vissuta non guarderai più le moto d’epoca con gli occhi di prima! 🙂 

–Barbara–

Sembra già passata un eternità da quel viaggio senza tempo…mi piacerebbe definirlo un “ritorno al futuro” perché, seppur si doveva parlare di retrò e slow motion, quei giorni sono stati tutt’ altro che lenti!

Le giornate sono volate proiettandomi in un futuro fantastico! Prima di partire non sapevo bene cosa mi aspettasse (a parte guidare un furgone alla parvenza ENORME su e giù per l’Italia),  ma già dalla prima sera intuì che nulla sarebbe stato banale e scontato!

Volendo riassumere la Brescia-Napoli?!

Il Giorno 1: Caccia al tesoro del telefono volante, batterie scariche, sabotaggi con banane, magliette troppo piccole e magliette troppo grandi, risate tante risate.

Giorno 2: allacciare rapporti nuovi, fidarsi, inseguire moto d’epoca e chiedersi come diamine fosse possibile che riuscissero sempre ad arrivare meno mal conci di noi dello staff, fotografare, sorridere, sudare allestendo piazze.

Giorno 3: montare e smontare bandiere, litigare amabilmente con le fascette di plastica, odiare profondamente i gazebi mobili e il vento pur essendo parente mio…incrociare sorrisi e aiuti dalle persone incuriosite dalle nostre maglie gialle o più probabilmente dalle nostre facce!

Vedere gente guardarci male, vedere gente guardarci bene, ricevere dei grazie, bere e mangiare in allegria a fine giornata, crollare di sonno ma svegliarsi carichi per la nuova avventura dell’ indomani…

Giorno 4: vedere un’ infinità di posti nuovi e perdersi tra i vari dialetti che cambiano man a mano ti allontani quasi a ricordarti che non sei proprio dietro casa. I sorrisi dei bambini nelle piazze, quando tendendo il braccio verso quei ferri schierati per il riposo notturno, attirando l’attenzione di
mamma e papà con la parola più bella da sentigli dire “moto”! I pranzi fatti al volo tra un check point e l’altro che… Flash spostati proprio!

Giorno 5: la premiazione del team Minions e relativa raccolta d’immagini buffe, il diluvio universale che non ci ha fermato ma solo rallentato, guidare un furgone di 5 metri nei vicoli di Napoli con la pioggia battente sui san pietrini ed in salita… scoprire di aver sbagliato strada!
Festeggiare l’arrivo incolumi!Fare la doccia bollente alle 2 del mattino!

Giorno 6: mentre guardo fuori dal finestrino sul tragitto di rientro, tra le chiacchiere e la stanchezza, gli occhi si fanno lucidi e sigillano la fine con lacrime di gioia.

–Silvia–