Il bacino del Brasimone è un lago artificiale formatosi agli inizi del ‘900 in conseguenza della costruzione della diga da parte delle Ferrovie dello Stato, ma la cosa più evidente è la Centrale Nucleare che si erge sulle sue sponde. Costruita negli anni ’70 venne riconvertita dopo le discussioni sul tema del nucleare avvenute in conseguenza dei fatti di Chernobyl, ma ancora oggi sembra di visitare un luogo fuori dal tempo, un contrasto tra la natura lussureggiante color verde intenso e la costruzione di cemento che si erge in mezzo ad essa.
Le sue sponde sono sempre gremite di turisti che campeggiano, organizzano grigliate o si dedicano alla tintarella.
Lasciando il Brasimone ci si dirige verso Castiglione dei Pepoli, un grazioso paese risalente ai tempi dei Romani e dei Galli Boi, che prende il suo attuale nome dalla famiglia Pepoli che ne acquisì la proprietà e che qui coniò anche una propria moneta, prima di entrare in conflitto con il Papa il quale fece decapitare Giovanni Pepoli. Poco dopo i Francesi ne conquistarono i territori (1796), ma nel 1863 l’amministrazione comunale decise di chiamare nuovamente il Paese con il nome di Castiglione dei Pepoli in ricordo dell’antica famiglia.
Per chi ama la vita all’aria aperta questi luoghi sono meta di diverse escursioni. Vi consigliamo di trascorrere una giornata alternando moto e piccole passeggiate per rilassarsi tra il verde dell’Appennino e le sue montagne.