Il primo impatto è questo.
Un bracciale in pelle italiana di alta qualità, semplice, con le cuciture colorate. Resistente all’ acqua, indossabile anche sotto guanti stretti.
Poi scopri che si parla di un braccialetto che vibra. E qui iniziamo ad incuriosirci.
Woolf nasce dall’ intuizione di tre ragazzi italiani che, tramite crowdfoundig, hanno finanziato, sviluppato e messo in commercio il primo braccialetto per evitare le multe e prestare attenzione a luoghi sensibili.
Fermo restando che il codice stradale va sempre rispettato e che la moto va guidata con buon senso, l’ idea era quella di progettare un dispositivo legale all’ interno della UE che limitasse il rischio di contravvenzioni, ma anche e soprattutto che aiutasse ad elevare l’ attenzione dei motociclisti e quindi migliorasse la loro sicurezza.
Dotato di un’ unità vibrante, si collega al cellulare tramite bluetooth a basso impatto energetico, Woolf non consuma traffico dati e non scarica la batteria del cellulare.
Il tutto viene gestito da un’ app dedicata (per Android e iOs) scaricabile gratuitamente, che si connette al braccialetto dopo una prima celere registrazione.
Si impostano tramite flags ciò che ci interessa venga rilevato, ad esempio autovelox, scuole, semafori; poi Woolf, quando saremo in prossimità di una postazione (a partire da 450 metri) , ci avviserà tramite vibrazione.
L’ impulso trasmesso aumenta via via che ci si avvicina alla zona interessata.
La motociclista può così essere avvisata senza distogliere l’ attenzione dalla strada (come accade per esempio con i navigatori) , ha sempre le mani libere ed è indotta ad una maggior cautela, evitando frenate improvvise o multe.
E’ una classica situazione quella in cui si rallenta bruscamente per non aver avuto segnalazioni ben visibili precedenti e ci si trova davanti ad un autovelox.