“Eroico” SCRAMBLER
TESTER

Effettivamente il titolo può apparire forviante, ma a dire il vero rende anche bene l’idea.
Immaginate di dover affrontare di 200 km di strade bianche.
Immaginate che siano intervallate da tratti su asfalto.
Con quale moto vorreste partire?
Troppo facile dire un GS o un’altra “endurona” di quel genere.
Immaginate ancora di essere una donna e magari non avere mai fatto del fuoristrada, di avere un corpo esile e nemmeno tanta forza o l’altezza ad aiutarvi (ok, io non sono esile e sono alta 1.70, ma ho scritto “immaginate”).
Improvvisamente si palesa davanti ai vostri occhi uno Scrambler Ducati.
Ed ecco la soluzione inaspettata 🙂
Non si tratta della solita prova di una moto, abbiamo testato la Scrambler partecipando alla famosa EROICA in moto!
L’Eroica è un percorso in gran parte sterrato che si trova nel Chianti, in Toscana, ma per giungere alla manifestazione degli EROICI IN MOTO io e Sofia decidiamo di goderci le Scrambler a spasso tra le colline che separano Bologna da Gaiole in Chianti in un bel pomeriggio primaverile.
A causa del bagaglio caricato sulla sella devo ammettere che non è stato il viaggio più comodo della mia vita, la prossima volta vorrei delle comode borse laterali, please! Scherzi a parte, certo la Scrambler non è una moto da gran turismo, ma la sua facilità di guida metterebbe tutti nelle condizioni di percorrere anche lunghe distanze senza affaticarsi troppo.
La cosa che colpisce maggiormente di questa moto è quella sensazione di averla sempre guidata che molto probabilmente ne ha connotato l’enorme successo: salite su una Scrambler e anche se non siete mai andati in moto riuscirete a piegare con facilità, a percorrere il tornante più insidioso come foste piloti navigati e a tenere un passo più che dignitoso anche in mezzo a moto ben più sportive.
Il manubrio è largo e basta indirizzare la moto verso la curva per sentirla scendere senza alcuno sforzo e appoggiarsi stabilmente nella traiettoria che avete impostato.
Ho trovato un po’ rigide le sospensioni di serie, soprattutto sulle strade sconnesse, ma tutto sommato sono un buon compromesso per avere anche una certa stabilità quando si forza un po’ la guida.
Torniamo al perchè lo Scrambler è stato “eroico”.
Ci siamo ritrovate a percorrere questa meraviglia di strada che scorre nel Chianti tra vigneti, antichi Casali e Borghi meravigliosi e la furbetta si è adattata veramente bene al continuo alternarsi di asfalto e sterrato: veloce e muscolosa col suo 800 bicilindrico sull’astalto, divertente e briosa grazie alle gomme Pirelli MT60 che sono leggermente tassellate sulle strade bianche.
L’altezza della sella che permette di toccare perfettamente anche ai piloti meno alti ha contribuito a dare quel senso di sicurezza necessario per affrontare buche, ghiaia, salite e discese sconnesse.
Insomma, con questa moto tutti possono affrontare dei tratti di fuoristrada anche se non l’hanno mai fatto senza sentirsi impacciati o impauriti dalle dimensioni della moto.
Ovvio che non la consiglierei per fare enduro, però sono molte le attività che prevedono brevi tratti sterrati e con la Scrambler, veramente, non dovrete mai fermarvi e fare “dietro front”…