Lago d’Iseo. Prime giornate di Autunno. Come puoi non farti un giro in moto?
L’aria inizia ad essere frizzante ma grazie al tepore del sole si crea la situazione ideale per un’uscita sulle due ruote senza congelare.
Indosso la mia passione e mi approccio timidamente a questa sconosciuta dall’ anima vintage : la Triumph Bonneville T100.
Il suo faro è la prima cosa che ho subito notato e che da sempre mi intriga: tondo, retrò, con il dettaglio a T impresso unico della casa Inglese.
Salgo con estrema facilità, la sella è bassa e larga. Le gambe avvolgono bene il serbatoio ed i piedi poggiano perfettamente a terra. Pur essendo una ragazza alta 1 metro e 70 cm, madre natura non mi ha donato una gamba da giraffa e quindi sono ben contenta di toccare con tutta la pianta del piede.
Ok, lo ammetto: pensavo che la Bonneville pesasse tantissimo e che avrei fatto veramente fatica a spostarla! Ed invece raddrizzare la moto è stato più facile del previsto nonostante non faccia regolarmente sollevamento pesi.
Vi ricordo che la “Bonny” (come l’ ho amichevolmente soprannominata dopo questo giretto assieme) pesa “SOLO” 213 kg!
Ci siamo, giro la chiave ed il cruscotto, intuitivo e ben leggibile, si illumina.
Ma… come si accende???? No Panic!
Le Triumph (se la ride Daniela) si accendono solo tenendo tirata la leva della frizione!!
Hai voglia a provare, il giro sarebbe stato virtuale se non avessi ricevuto qualche tempo prima questa dritta!!!!
Dopo due belle risate che scaricano lo stress pre partenza (ok, non sono imbranata, c’era il trucco per farla partire!) e scaldano l’ animo, accendiamo il motore: direzione lungolago di Iseo.
Una volta in marcia io e la Bonny siamo un tutt’uno in pochi minuti, s’innesca un feeling pazzesco. La moto giusta per una passeggiata tranquilla senza però perdere il gusto della potenza.
Il motore ha un bel sound e una bella grinta soprattutto ai medio-bassi, passeggiare in sella diventa come partecipare ad una sfilata dove posso godermi il panorama senza dovermi preoccupare troppo di cambi marcia repentini e instabilità.
Decido di fare la sosta pranzo a Iseo in un locale a tema esclusivamente motociclistico! Ovviamente la Bonny attira gli sguardi di più persone…Ok, sono orgogliosa di questa moto!
Prima di ripartire osservo le sue linee curate. Riprendo la marcia e per riportare la moto in circuito affronto qualche strada secondaria per provarla anche sul misto- stretto dove la Bonny è sorprendentemente stabile ed agile.
In curva scende gradualmente, quasi accompagnandoti ed il motore ha un’ottima ripresa.
La sera Autunnale bussa presto alle porte e con il calar del sole è ora di rientrare ai box.
Mi sento davvero viaggiatrice nel tempo.
Una moto dall’ estetica vintage, fedele alla leggendario Bonneville del 1959, ma con accortezze che ti catapultano direttamente all’ oggi senza però guastare il suo fascino retrò.
Silvia Wind