Cinque giorni di dune e sterrati del nostro viaggio in Tunisia sono bastati a catapultarci con forza nell’enduro. Da lì, fare il salto alla Dakar è stata tappa obbligatoria…
Ecco che finita la cena, a lume di candela ci riunivamo tutte le sere attorno ad Adriano Furlotti, ottima guida ed esperto dakarista, per continuare ad assaggiare le numerose esperienze che aveva da raccontarci su questa ineguagliabile competizione.

Proprio in quei giorni la Dakar 2014 si stava disputando in Sudamerica, giorni che al rientro in Italia ci hanno tenute incollate al web per seguire le imprese di Laia Sanz.

28 anni, pluricampionessa mondiale di trial ed enduro, in sella alla sua Honda lascia la migliore traccia rosa mai vista fino ad ora nella Dakar con modestia e prudenza. La ‘Regina di Dakar’ la chiamano oggi, 16mo piazzamento nella classifica assoluta, 7ma posizione nella nona tappa, 8 volte su 13 nella top 20: è storia per le due ruote al femminile.

Alla sua quarta edizione consecutiva si era prefissata l’obiettivo di rientrare tra i primi 30. Lo supera quindi di gran lunga battendo tutti i suoi primati in questa edizione e nelle edizioni di tutti i tempi per una donna, ritenendosi soddisfatta e orgogliosa per l’impresa, dice. In una competizione dura e massacrante anche per i piloti dove l’obiettivo primario è quello di arrivare alla fine, e meno della metà dei partecipanti ci riesce, è incredibile quello che la spagnola sia riuscita a fare!

Complimenti Laia!