Parla Glady, la nostra Special e ci spiega a cosa stare attente quando si inizia a mettere mani alla propria due ruote!

Ciao sono Glady, sono nata come moto di serie tutta omologata. Sono sopravvissuta, durante gli anni di corsi Donneinsella, a mille urti, pioggia, accelerate e brusche sterzate senza mai fermarmi. Ho portato sulla mia sella più di 1000 allieve pronte a diventare delle vere bikers e patentarsi anche grazie a me. Ora, dopo tanto pensavo mi aspettasse un pò di meritato riposo e invece no! Cambio look e nuova vita da viaggiatrice in arrivo.

Ma come cambiare rimanendo fedeli a se stesse e capendo quali sono le modifiche più ad hoc per noi?

  1. Scegliere il professionista giusto: Ormai le moto “speciali” vanno molto di moda e come in ogni ambito si trovano migliaia di specialisti o presunti tali. Il trucco per saper scegliere quello giusto è prima di tutto verificare che abbia alle spalle un’officina che esegue tra gli altri anche lavori routinari internamente… Sapete com’è a farci belle sono capaci tutti, ma il cuore di noi piccole due ruote anche cambiandoci deve continuare a funzionare perfettamente. Per me ci siamo affidate a Roberto (alias “Totti”) che è stato uno dei primi negli anni 70 a credere nelle moto “modificate” e che lavora con un team specializzato su ogni tipo di marca.
  2. Budget: E’ la prima cosa da chiarire e non abbiate paura di affacciarvi anche a grandi preparatori con un piccolo gruzzoletto. Certo, a voler “plasmare” una special potrebbero non bastare migliaia di euro, se solo pensiamo a quanto possano lievitare i costi realizzando i pezzi customizzati, ma proprio loro sanno come renderci uniche anche solo con piccoli accorgimenti e magari sfruttando vecchi pezzi già a magazzino… Ricordatevi noi moto siamo su misura, quindi anche il prezzo lo è!
  3. Essere unica, ma omologata: Spesso vediamo moto “speciali” un po’ estreme. L’incubo “paletta” della polizia, per magari finire i miei giorni in qualche deposito, mi terrorizzava. Non cadete in tentazione, scegliete sempre pezzi omologati. Come quelli di Barracuda, azienda leader per customizzazione ed after market o Rinolfi, importatore e distributore esclusivo di vari marchi e Anlas Pneumatici. Noi li abbiamo usati. Risultato: adesso sono bellissima e a norma!
  4. Essere pratica: Essere speciali non vuol dire essere la moto “casa-bar”, ma adattarsi alle esigenze tecniche ed estetiche del pilota. Nel mio caso sono stata “ripulita” dai decori plastici per ritrovare la mia linea più essenziale, sono stata abbellita da pezzi su misura e altri di design moderno, sono stata modificata in alcuni dettagli pratici come l’avanzamento dei comandi di freno e frizione per essere più maneggevole e tanto altro ancora come l’inserimento di una borsa estraibile pronta a venire con me ovunque… Allora siete curiose? Seguite i miei sviluppi in #donneinsellaspecial e le mie prossime pillole!