SCRAMBLER 400 Sixty2: facilissima e divertente!
TESTER
Donneinsella
Ho testato la 400 di casa Scrambler nel suo habitat naturale, in mezzo a curve strette e tornanti e ovviamente mi è piaciuta un sacco!
Ogni volta che parlo con qualcuno di queste piccole cilindrate, comincio a vedere volti che si trasfigurano assumendo, più o meno involontariamente, espressioni di disgusto misto ad incredulità.
Ovvio che non consiglierei una quattrocento a chi viaggia fino a Capo Nord, ma non capisco perchè molti/e storcano il naso ad una cilindrata che in realtà permette di divertirsi, di fare piccoli viaggi e soprattutto imparare con leggerezza ad andare in moto!
Ci troviamo davanti ad un mezzo che (prezzo a parte che rimane un tantino fuori mercato) regala sensazioni di guida di puro godimento anche a chi ha la patente da anni e non solo a neopatentati e ragazzini.
La piccola Scrambler nasce per accattivarsi giovani e neofiti e ci riesce egregiamente. I 40 cavalli permettono a tutti di condurla senza timore in ogni situazione, anche su qualche leggero sterrato. E comunque il “tiro” del motore non sembra quello di una quattrocento, perchè il bicilindrico Ducati ha una bella coppia (34,3 Nm) e dà gusto nello spalancare il gas! E’ facile e intuitiva come le sorelle maggiori, ma ancora più gestibile da chi non ha esperienza e vuole una moto che lo faccia sentire a proprio agio.
La forcella Showa da 41 mm non è regolabile ed è a steli tradizionali (non rovesciati). Non eccelle per sportività, ma affonda progressivamente e non è eccessivamente morbida. L’ammortizzatore posteriore Kayaba è regolabile nel precarico della molla e si adatta bene alla guida fluida, lavora bene con il peso del pilota, ma probabilmente va regolato diversamente se si carica un passeggero, altrimenti risulta un po’ morbido.
Il freno anteriore si compone di un unico disco da 320 mm e una pinza a due pistoncini per nulla sottodimensionato rispetto alla potenza della moto. Anzi, è bello deciso, ma comunque l’intervento dell’ABS ci toglie da ogni pasticcio anche in caso si vada a pinzare con troppo vigore in una frenata di emergenza! Il freno posteriore è dotato di un disco da 245 mm, con un discreto mordente.
E in sella?
Quello che si prova ogni volta che si monta su di una Scrambler è una sensazione di familiarità. Sulla 400 viene tutto amplificato da un motore docile e trattabile, adatto anche a chi è alle prime armi.
La sella bassa (790 mm) permette a quasi tutti di toccare per terra. La posizione di guida non carica il peso sulle braccia e questo, in discesa, è un bel vantaggio, soprattutto per chi ha meno esperienza di guida. Il manubrio largo consente di manovrarla con tranquillità ed effettuare le inversioni di marcia senza difficoltà. Da parcheggiare è una vera sorpresa. Molte di noi che si trovano a disagio con moto alte e pesanti, si sentiranno veramente sicure e tranquille nelle manovre da ferme.
In conclusione la Sixty2 ha un solo difetto: il prezzo. Troppo vicino alla 800 e questo confonde un po’ il cliente, perchè vien da pensare di spenderli per avere qualcosa in più. In realtà bisognerebbe comprarla proprio perchè è la moto ideale per iniziare, per imparare senza paura, per evitare di guidare un mezzo difficile da domare. La Scrambler 400 mi ha fatto divertire tantissimo, nonostante io guidi cilindrate ben più grosse: perchè se sotto le chiappe avete un mezzo che vi rende il gioco facile, allora il divertimento si amplifica. E non crediate di aver bisogno di 160 cv per scalare le montagne, vi accorgerete di essere alla guida di una piccola cilindrata solo nei rettilinei (e in autostrada), per il resto nessuno capirà che state guidando una Scrambler 400.