DUCATI MULTISTRADA V4s

TESTER

Le aspettative per la prova di questa nuova Multistrada V4s sono alte, altissime! Guido una Multistrada di qualche anno fa, quindi mi aspetto tanta innovazione e sono curiosa di capire come si guida un V4 e se sentirò la mancanza del bicilindrico.
Intanto la moto ha un sistema di abbassamento delle sospensioni detta MINIMUM PRELOAD, o PUFFO come l’ho ribattezzato io, che consente di abbassare le sospensioni spingendo un pulsante sul manubrio che la tiene bassa sotto i 90 km/h Inoltre è disponibile un kit di sospensioni ribassate per renderla ancora più fruibile. Insomma, se fino a ieri solo i Gargamella potevano guidare senza timori una V4, adesso possiamo puffarla tutti, anche noi Puffette che sulle endurone stradali super alte vorremmo salire solo con un tacco 15 retrattile all’occorrenza (che se no si incastra nel cambio!)
Come da copione la chiave non dovete inserirla, basta che l’abbiate in tasca e spingendo un pulsante davanti al serbatoio (l’avrei lasciato al manubrio perchè con una borsa da serbatoio secondo me è un po’ nascosto) si accende il bellissimo cruscotto con il logo Ducati.

Come tutte le moto del segmento, è dotata di un computer di bordo con talmente tante informazioni che ci vuole un po’ per studiarne le possibilità.

La cosa più innovativa è il sistema radar in dotazione su questo modello. Due luci sugli specchietti si illuminano (con un range di 3 livelli di luminosità a scelta) se nell’angolo morto è presente un veicolo e il Cruise Control è adattivo, quindi vi aiuta a mantenere le distanze con i veicoli.

La tecnologia si paga, perchè una V4s completa di tutti gli accessori (radar e valigie per viaggiare, cavalletto centrale e manopole riscaldate) costa 25.640 euro.

Salendo in sella ho trovato subito la moto molto comoda. Intanto tocco abbastanza bene (sono alta 170 cm) e la posizione di guida è comoda, inoltre alzandomi in piedi sulle pedane sono perfettamente eretta con le braccia che prendono il manubrio, quindi in offroad sarei nella posizione più comoda per la mia statura, senza dovermi piegare in avanti per afferrare le manopole. La sella sembra dura appena si appoggiano le chiappe, ma dopo qualche centinaio di km non avevo il fondoschiena indolenzito.  Anche il cupolino sembra appoggiato lì per caso, invece offre una copertura davvero buona. Infatti, il problema di queste moto è che proteggono talmente tanto dall’aria che in estate si patisce un po’ il caldo. Però le si apprezza molto appena le temperature si fanno gelide o si sale su un passo di montagna e non abbiamo bisogno di fermarci per aggiungere uno strato alla giacca!

La prima cosa di cui ci si rende conto dopo pochi km è la facilità di guida. E’ vero, non è certo una moto per neofiti, ma i 170 cv di questo mezzo non sono certo un problema da gestire. L’erogazione sembra quella di moto di cilindrata inferiore, non spaventa, non è brutale, ma fluida e gestibile, nonostante ci catapulti a velocità stratosferiche in un batter d’occhio. Il motore è dotato di grande elasticità, si guida sempre in 3° e 4° marcia e questo permette una guida rilassata e divertente anche ad andatura turistica.

Variando le varie mappature presenti, il motore eroga più o meno potenza, in modo che a seconda della condizione in cui state guidando, i controlli, le sospensioni e il motore siano ottimali all’utilizzo. Io lo trovo un sistema davvero apprezzabile, perchè mentre si guida si può passare ad una mappa adatta alla pioggia che inizia a scendere, oppure al desiderio di tirarle il collo su un tratto che ispira ad aprire il gas e poi tornare alla mappa turistica che la rende più confortevole.

Con la Multistrada V4s ci si sente immediatamente dei super piloti: sembra così facile affrontare un tornante lento, oppure impostare una curva, che si ha la sensazione di poter guidare più forte. Ma guarda come sono diventata brava!!!

Molte motocicliste e motociclisti preferiscono mezzi di cilindrata inferiore perchè ritengono le maxi enduro troppo imponenti. Però Ducati si è davvero superata. La trovo la migliore Multistrada di sempre: una fantastica moto da viaggio che sembra una super sportiva. Prima era un po’ più impegnativa da guidare, ora questa quattro cilindri è davvero intuitiva e può attrarre un pubblico ancora più vasto.

Dato che devo trovarle qualche difetto, altrimenti sembra che io sia di parte (ma che dite?) devo ammettere che mi è mancato un po’ il “ruggito di Borgo Panigale”. Le Ducati in questi ultimi anni si sono evolute e hanno dovuto abbandonare un po’ di quell’ignoranza che le rendeva peculiari. Quella vibrazione di ferraglia che svitava le viti e arrotolava lo stomaco si è persa per rendere la V4 una moto davvero divertente.

Se ne può fare a meno? Direi di si, perchè io non sarei voluta più scendere. E’ una moto con la quale non vorrete più fare ritorno a casa e le giornate vi sembreranno troppo brevi. Non vedrete l’ora di partire per lunghi viaggi, carichi come muli, ma con un sorriso stampato in faccia per tutto il giorno… dall’alba al tramonto. E mannaggia, io l’ho sognata anche di notte!